L’Autorità di Ambito Territoriale è un organismo di garanzia a tutela degli interessi degli utenti e a salvaguardia della risorsa idrica.
Nel 1994 la cosiddetta “Legge Galli" (n. 36) ha sancito il riordino del Servizio Idrico nazionale e con esso la suddivisione del territorio in ambiti orograficamente omogenei, a capo dei quali è stata posta un’ Autorità di Ambito del Servizio Idrico Integrato (S.I.I.), con funzioni di programmazione e controllo sulla gestione, sulla realizzazione di opere infrastrutturali, sul sistema tariffario e sui livelli di qualità del servizio, mantenendo alta l’attenzione per gli aspetti ambientali e sulla tutela dell’utente.
Gli aspetti innovativi introdotti da tale riforma sono:
Al fine di dare al sistema un assetto tecnico ed economico ottimale, la legge Galli ha definito una organizzazione integrata del Servizio Idrico prevedendo una gestione unitaria di tutte le competenze riguardanti il ciclo completo dell’acqua: adduzione, captazione, distribuzione, fognatura e depurazione.
Alle Regioni, a cui è stato affidato il compito di dare attuazione a tale normativa, l’incarico di individuare gli Ambiti Territoriali Ottimali (A.T.O.).
La Legge Regionale n. 18 del 1998 della Regione Marche ha individuato 5 Ambiti:
Attualmente diverse sono le funzioni cui è preposta l’autorità e molteplici le attività da essa portate avanti.